lunedì 8 maggio 2023

dà luce e riceve luce


 

martedì 2 maggio 2023

domenica 13 novembre 2022

...la preghiera e la meditazione danno luce...

 

Oggi più che mai abbiamo bisogno di respiro sia nella nostra vita quotidiana che nei nostri itinerari di autoconoscimento e di trasformazione. 

E il respiro ci può venire solo da una mente pacificata, una mente più integra cioè, meno frammentata nelle varie compulsioni del nostro ego. 

Solo una mente quieta e silenziosa diviene capace di penetrare nelle zone conflittuali del nostro essere, di riconoscerle innanzitutto, e quindi poi di sanarle. 

Ecco perché qualsiasi cammino psicoterapeutico profondo non può non integrarsi prima o poi con l’itinerario spirituale di liberazione. 

Anzi è solo il rafforzamento del contatto spirituale con gli stati della nostra unificazione interiore, e cioè con la sorgente sempre viva della nostra rigenerazione, che ci consente di portare luce negli strati sempre più radicali della nostra scissione paranoide, e di disattivarne i meccanismi distruttivi. 

Così come il progressivo riconoscimento e scioglimento dei nostri più arcaici nodi emotivi, ci libera per stati unitivi sempre più integrali e profondi, in una circolarità virtuosa che possiamo chiamare propriamente la nostra storia della salvezza.


Detto in sintesi: la preghiera e la meditazione danno luce e orientamento alla ricerca psicologica, così come l’autoconoscimento psicologico delle nostre distorsioni profonde purifica, dà corpo e concretezza alla nostra vita spirituale, la aiuta cioè ad incarnarsi. (darsi pace-marco guzzi-)

giovedì 17 marzo 2022

“Il dormiente della valle”, una poesia di Rimbaud per riflettere sulla guerra

E' un anfratto verde dove canta un fiume

Appendendo follemente all'erba i suoi stracci
D'argento; dove il sole, dalla fiera montagna
Risplende: è una piccola valle spumeggiante di raggi.
 
Un giovane soldato, la bocca aperta, il capo nudo,
E la nuca immersa nel fresco nasturzio azzurro
Dorme; è steso nell'erba, sotto le nuvole,
Pallido nel suo verde letto dove la luce piove.
 
Ha i piedi fra i gladioli, dorme. Sorridendo come
Sorriderebbe un bimbo malato, fa una dormita:
Natura, cullalo tiepidamente: ha freddo.
 
I profumi non fanno fremere le sue narici;
Lui dorme nel sole, la mano sul petto
Tranquillo. Ha due buchi rossi sul lato destro.

mercoledì 16 marzo 2022

 

” Carl Schimtt, Il nomos della terra, adelphi,91,MI, p.429; 

“Se le armi sono in modo evidente impari allora cade il concetto di guerra reciproca le cui parti si situano sullo stesso piano. E’ infatti proprio della guerra il fatto che si dia una determinata chance, un minimo di possibilità di vittoria. Se questa viene meno, l’avversario diventa  soltanto oggetto di coazione.”



lunedì 22 giugno 2020

“…Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi…” (Salmi 27,13)


Con il Covid-19 e con il suo effetto di chiusura in casa… ci siamo,anche, relazionati con l’ esplosione della virtualità.

Con il nostro personale smartphone, con il nostro personal computer ci siamo relazionati (quando e come abbiamo voluto) ed abbiamo viaggiato-virtualmente in tutto il mondo stando fermi a casa nostra.

Abbiamo così potuto “contemplare-virtualmente” cioè vedere, ascoltare ma NON  toccare, odorare, gustare le bellezze del creato e delle opere realizzate dalle persone umane di tutto il mondo.

Assaporando la soddisfazione di “fare da soli” e “viaggiare da soli” senza-apparentemente- impedimento alcuno.

Forse, sono proprio le nostre mutevoli esigenze di “ nuovi uomini moderni del terzo millennio dopo Cristo” che chiedono e portano verso una nuova forma di “Associazione-Virtuale” una “Zoom-Association”….

Siamo, ormai, di fatto, in presenza di tre nuove forme di organismi associativi: Associazione Virtuale, Associazione Fisica e Associazione Fisico-Virtuale…tutte da ben comprendere nelle loro implicazioni ed evoluzioni culturali, sociali ed organizzative.

Ed allora è ineludibile chiedersi: dove “sta” il Ctg nel suo Presente-Passato; Presente-Presente e l Presente-Futuro?

Il Ctg lo “trovo” dove stanno i suoi punti di riferimento, dove “sta” la sua ragione di esistere: l’essere in continuo dialogo con il Santo Vangelo e con la Costituzione della nostra cara Italia.

Vangelo è “Amore” come parola, come concetto, come esperienza di vita.

Amore perché sei attratto verso qualsiasi tipo di “Bene” (“il male” si ama solo se si presenta “come se fosse bene”) Effetto dell’amore è la tendenza all’unione, allo “stare assieme” e essere nell’amore significa“gioia di vivere”. Che rimane il primo dovere di un cristiano, in quanto consapevole di aver ricevuto il “dono della vita”.

Siamo nella nostra cara Italia con al centro Roma, centro della cattolicità mondiale. Ineludibile l’art.3 della Costituzione italiana dove i padri fondatori hanno scritto e argomentato sul “..pieno sviluppo della persona umana..” sia singola che associata (art.18).

Contemplare-Fisicamente ” vuol dire vedere, ascoltare ma ANCHE toccare, odorare, gustare le bellezze del creato e delle opere realizzate dalle persone umane in modo così misteriosamente inscindibilmente “tuttoattaccato” ed in modo così affascinatamente-coinvolgente da essere capace di “assorbire tutto me stesso” e, così a tal punto -traboccante-, da dimenticare sia tutte le altre cose, sia la mia propria ed unica individualità.

Come è possibile crescere compiutamente, in pienezza, senza il viaggio (virtuale e nella pienezza fisica) nella nostra cara Italia?

Come è possibile senza il viaggio (virtuale e nella pienezza fisica) conoscerci per capirci nella nostra cara Europa?

Europa che sappiamo essere nata proprio con il Pellegrinaggio, frutto delle profonde radici culturali materne cristiane.

Il Ctg è dentro la realtà vissuta dalle persone giovani e diversamente giovani -in un continuo fecondo dialogo intergenerazionale- di oggi, non di ieri o di domani. Conseguentemente è dentro, a pieno titolo, all’esplosione e dinamicità dello sviluppo tecnologico.

Ctg si riconosce bene nelle parole del Santo Padre “L’unità non è uniformità, non è fare obbligatoriamente tutto insieme, né pensare allo stesso modo, neppure perdere l’identità. Unità nella diversità è precisamente il contrario, è riconoscere e accettare con gioia i diversi doni che lo Spirito Santo dà ad ognuno e metterli al servizio di tutti nella Chiesa.”(Aula Paolo VI 31 ott.2016)

Ed ancora, la nostra associazione fisico-virtuale con il suo rapporto più profondo con il significato della relazione dell’amicizia tra i giovani, tra gli adulti e tra di loro rappresenta un “sistema di vita” in cui i progetti e le azioni, inerenti e conseguenti, sono interiormente unificati.

Nel gruppo Ctg si può davvero dire che:

quelli che mi stimano e che io stimo, mi ri-conoscono. Io sono qualcuno per qualcuno. Posso credere in me stesso, poiché qualcuno mi dà valore; posso mettermi in relazione perché c’è qualcuno esterno a me che mi capisce e che interagisce con me. Sperimento la coscienza del mio valore e della comunicazione interpersonale. Autostima che cresce in me a seguito di un sano confronto.

Nel gruppo organizzato Ctg significa:

prendere un ruolo di cui non eri cosciente, significa imparare a dare significato anche agli altri, dare un senso alla propria presenza sociale, a dare un senso al proprio tempo, a prendere un ruolo nel gruppo, ad essere richiesto per quello che sono e per quello che so fare….

Significa uscire dall’anonimato, entrare nel Ctg, e dire:

“ANCH’IO CI SONO, PERCHE’ SIAMO”