giovedì 15 ottobre 2015

E' Riaperta la CAPPELLA di TEODOLINDA nel Duomo di Monza....è considerata la Cappella Sistina del Nord Italia....Imperdibile....

Duomo di Monza: Cappella di TEODOLINDA

Oggi a Brescia al Centro Convegni di Via San Faustino alle 20,15 Incontro di JAKBANK, la BancaSenzaInteressi, attiva da 30 anni in Svezia a Convegno su UNA FINANZA ALTERNATIVA E' POSSIBILE...

UNA ALTRA FINANZA E' POSSIBILE...
BRESCIA OGGI ore 20,15 in via San Faustino al Centro Convegni con il Patrocinio del Comune di Brescia  a cura di JAKBANK: UNA FINANZA ALTERNATIVA E' POSSIBILE.....



Ecco cosa dice il Giudice Costituzionale Gustavo Zagrebelsky:


Si parla di fallimento dello Stato come di cosa ovvia.

Oggi, è “quasi” toccato ai Greci, domani chissà.  

È un concetto sconvolgente, che contraddice le categorie del diritto pubblico formatesi intorno all’idea dello Stato. 

Esso poteva contrarre debiti che doveva onorare. Ma poteva farlo secondo la sostenibilità dei suoi conti. Non era un contraente come tutti gli altri. Incorreva, sì, in crisi finanziarie che lo mettevano in difficoltà. Ma aveva, per definizione, il diritto all’ultima parola. Poteva, ad esempio, aumentare il prelievo fiscale, ridurre o “consolidare” il debito, oppure stampare carta moneta: la zecca era organo vitale dello Stato, tanto quanto l’esercito. 
Come tutte le costruzioni umane, anche questa poteva disintegrarsi e venire alla fine. Era il “dio in terra”, ma pur sempre un “dio mortale”, secondo l’espressione di Thomas Hobbes. Tuttavia, le ragioni della sua morte erano tutte di diritto pubblico: lotte intestine, o sconfitte in guerra. Non erano ragioni di diritto commerciale, cioè di diritto privato. Se oggi diciamo che lo Stato può fallire, è perché il suo attributo fondamentale — la sovranità — è venuto a mancare. Di fronte a lui si erge un potere che non solo lo può condizionare, ma lo può spodestare. Lo Stato china la testa di fronte a una nuova sovranità, la sovranità dei creditori.
Esattamente come è per le società commerciali. 
I creditori esigono il pagamento dei loro crediti e, se il debitore è insolvente, possono aggredire lui e quello che resta del suo patrimonio e spartirselo tra loro”.

La menomazione dell’indipendenza e della sovranità è reato…