venerdì 10 maggio 2019

Diego Scarbolo Intervento al Museo Nazionale di Cividale del Friuli (UD) sul Prof. Amelio Tagliaferri: " UNA CULTURA NUOVA PER UNA CIVILTA' EUROPEA NUOVA"



AMELIO TAGLIAFERRI: “Una cultura nuova per una civiltà nuova”

La forza dell’ereditarietà culturale delle genti Longobarde in Italia ed Europa. Storico, promotore della valorizzazione del Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità Longobardo –Unesco- a partire da Forum Iulii&Brixia.

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Io sono Diego Scarbolo, con radicidisangue friulane, ed il mio mentore è stato il prof. Amelio Tagliaferri.

Uso Mentore come parola (di guida oltre i limiti), come concetto (va oltre il maestro), come esperienza di vita ( un rapporto fecondo di verità).

Tutta la Sua famiglia, che ha avuto residenza per un lungo periodo a Brescia, è sempre stata in rapporto di vera amicizia con la mia che risiedeva a Brescia già dalla fine degli anni quaranta.

Io ho seguito “il Professore” da ragazzo poi laurea in economia, master postuniversitario ENI in tecnologie avanzate, esperienze in gruppi industriali profit-oriented e nelle organizzazioni nonprofit….sino alla Sua prematura e compianta fine.

Sono stato il primo Presidente della Associazione Longobardia assieme a Bruno Cesca, Luigi Bandera , Gianbattista Muzzi, Franco Fornasaro e scrivo queste righe non dal punto di vista della Sua produzione scientifica che conta più di 160 lavori e che così bene lo ricorda il prof. Tommaso Fanfani ( già ordinario di Storia Economica Univ. Pisa) :

"... Amelio Tagliaferri, l'uomo che fu il mio Maestro, che mi avviò alla Storia Economica e che resta per me un punto di riferimento preciso, oggi come ieri." "...amava la storia allo stesso modo del suo Maestro, Amintore Fanfani... vale a dire teorizzatore della centralità dell'uomo..." "..il 14 ottobre 1963 Amintore Fanfani gli scrive una lunga lettera e lo consiglia a trovarsi, dopo la morte di Bognetti, un altro Maestro, per ""proseguire i tuoi studi -dice- con il necessario appoggio, per non lasciarli nel puro campo delle soddisfazioni dilettantistiche, come io sto facendo con la pittura.""".

Scrivo -come primo presidente della Associazione Longobardia- queste righe a testimonianza delle Sue intuizioni sul Patrimonio Ereditario Culturale della intera Umanità delle genti Longobarde e sulla ineludibile opportunità metodologica “interdisciplinare”. il prof. Polese, (già associato di storia economica alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Udine), ricorda, anch’esso, nei suoi scritti in memoria del Prof. Amelio Tagliaferri, “la Sua insitenza sulla "interdisciplinarietà" ed "interculturalità"... nella ricerca costante di cogliere l'essenza dei fenomeni esaminati….”.Si deve ricordare che il Tagliaferri affascinato dalla civiltà longobarda ne diverrà uno dei più autorevoli esperti al mondo e organizzerà nel 1990 la grande mostra internazionale sulla civiltà longobarda

("I LONGOBARDI:grandezza e splendore di un popolo d'Europa"), l'evento culturale di richiamo mondiale che rappresenta la sintesi di una vita dedicata alla ricerca sui longobardi, alla loro organizzazione economica, civile e produttiva.

Quando parlavo con il Professore dei percorsi storici dei Longobardi mi ricordava la storica Enciclopedia Treccani al volume XXI in cui si spiegava bene, a pag.419, cosa fosse la LONGOBARDIA:

“….il nome discende dal medioevale LONGOBARDIA …e corrisponde all’insieme dei territori italiani occupati o dominati dai Longobardi…ma Longobardia valicava gli attuali confini dell’attuale Lombardia tanto che all’epoca di Dante Lombardo fu sinonimo di italiano”.

Ma sono anche Presidente del gruppo del Ctg (www.CTG:IT) Centro Turistico Giovanile Longobardia (www.ctg-longobardia.it) e devo ricordare il ruolo del Ctg anche quando si parla e argomenta su siti e beni Patrimoni Ereditari Culturali dell’Umanità-UNESCO. Ruolo che si nutre del suo radicato patrimonio culturale e che si estrinseca nella “capacità di concorrere a gestire assieme, consapevolmente, progetti complessi”…l “Tutto” assieme, in questo progetto, con altri importanti nazionali organismi associativi del turismo sociale quali il CTS, ACLI, UISP, AICS e ARCI.
E così oggi possiamo e dobbiamo lasciar parlare i fatti documentati e realizzati:

-A pagina 7 (sette)e 8 (otto) del Piano di Gestione della candidatura a Patrimonio Ereditario Culturale della Umanità -UNESCO- già depositato nel 2008 a PARIGI presso la sede mondiale UNESCO dal Ministero e dei Beni Culturali e Ambientali Italiano e sottoscritto da 5 (cinque) Regioni Italiane (FRIULI, LOMBARDIA, UMBRIA, CAMPANIA, PUGLIA) , 6 (sei) Province (UDINE, BRESCIA,VARESE, PERUGIA, BENVENTO, FOGGIA) , 8 Amministrazioni comunali (CIVIDALE DEL FRIULI, BRESCIA, CASTELSEPRIO-VARESE,CAMPELLO,SPOLETO, BENEVENTO,MONTE SANT’ANGELO) 1 Ente parco, 2 Comunità Montane, 3 Enti ecclesiastici, 2 Fondazioni pubblico-private, 2 Centri di studi, ben 19 Uffici territoriali del Ministero per i beni e le attività culturali (Direzioni Regionali e Soprintendenze) si legge:
“”Unita a Cividale dal filo logico della matrice longobarda e dalle due grandi mostre internazionali sulla storia dei Longobardi, la città di Brescia sin dal 2003 aveva avanzato proposte di collaborazione a livello delle associazioni di promozione del turismo sociale ( ndr di Brescia Pres. Luigi Bandera e di Cividale del Friuli (UD)-Friuli Presidente Bruno Cesca). Nel corso del 2005 i Presidenti dei Forum delle Associazioni di Promozione del Turismo Sociale di Brescia (ndr Luigi Bandera)e Cividale (ndr Bruno Cesca) sottoscrirono l’atto costitutivo della “Associazione Longobardia”(ndr Primo Presidente Diego Scarbolo) con lo scopo di dar vita a un sistema turistico integrato a “rete”, destinato a coordinare le realtà firmatarie anche ai fini dell’avviato iter di candidatura, ma anche a costituire nel tempo una più ampia rete europea “Longobardia - Regione virtuale Europea”, un “corridoio geoculturale europeo” che unisca i siti di matrice longobarda dalla Scandinavia al mar Ionio, seguendo il cammino nella storia dei popoli Longobardi. Nel 2006 furono avviati i lavori per la predisposizione della candidatura, comprendente all’inizio i soli centri di potere longobardo presenti nel nord Italia (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio). Con il procedere dei lavori si sentì l’esigenza di estendere la candidatura ai luoghi delle più importanti “sedi di potere e di culto” delle aree dell’Italia centro-meridionale (Spoleto (PG), Campello sul Clitunno(PG), ‑­Benevento e Monte Sant’Angelo-FOGGIA-), ai fini di comprendere in un unico Sito seriale le maggiori testimonianze della cultura longobarda …””

Insomma: è la nostra Storia. I longobardi non sono tornati indietro in Scandinavia. Sono rimasti qui. Nella nostra e cara Italia. Siamo Noi.

Inseriti nel Piano di Gestione ecco il Ctg che hanno palesemente segnato l’iscrizione all’UNESCO della “Italia Langobardorum. Centri di potere (568-774 d.C.)” il cui esito favorevole è stato nel 2011 e che segnano la fecondità della attiva presenza del Ctg-centro turistico giovanile: Norberto Tonini (past President Ctg e Presidente Mondiale del BITS e membro del Comitato Mondiale ONU di Etica del Turismo con sede a Roma),Bruno Cesca (attuale segretario del comitato di gestione e infaticabile motore della candidatura), il sottoscritto Diego Scarbolo Presidente della Associazione Longobardia, Cassina Rolando Presidente del Ctg di Cividale del Friuli (UD).

Cosa si voleva e si vuole dire…con la dizione “Regione Virtuale Europea nel Corridoio Geoculturale Europeo LONGOBARDIA” ?

Che l’Europa non è una fortezza monetaria con l’“EURO “ la cui base, tra l’altro, è virtuale, cioè slegata dai singoli Stati.

Ma che l’Europa , affondando su storiche millenarie radici-di.sangue, è un crocicchio di una pluralità di Storici Corridoi Geoculturali . Ed inoltre vuole dire promuovere tra gli “Europei”, sia tra i giovani che i diversamente-giovani, l’ “incontro” sia nel viaggio fisico sia nel viaggio nel “SESTO CONTINENTE DIGITALE” (secondo la dizione del Santo Padre Benedetto XVI) per “umanamente-relazionarsi”.

Relazioni, anche tra Associazioni Europee, sui temi che caratterizzano la nostra epoca. Quali la nuova realtà del ruolo della Donna europea; sui Beni Comuni di tutti e di ciascuno che ormai non sono solo Acqua, Aria, Suolo ma lo stesso web, la moneta…; sulla Nonviolenza - scritta tuttattaccata-; sul Lavoro (parte essenziale della vita della donna ,dell’uomo e della loro famiglia)e archeologia industriale (Liberi a Tempo Pieno!).

Il “tutto” dentro la adozione di una misurazione che chiamiamo “rendicontazione evoluta in digitale” che significa non basarsi solo ed esclusivamente sui termini monetari ma anche di costi-Benefici/Efficacia. Insomma una rendicontazione e misurazione del nostro fare comune che segni in modo riconoscibile il nostro grado di cura nella sana coltivazione e sana gestione del Capitale della Società di donne, uomini e loro famiglie nella sua interezza. Aperta alla “Vita”. Tendendo a escludere proprio: Nessuno!

In definitiva concorrere sia singolarmente, che in particolare in modo associato, dentro i nostri patrimoni ereditari culturali, a creare per la nostra cara Europa: una Cultura nuova per una Civiltà nuova.

Ecco cosa diceva Gothe davanti al ponte delle torri a Spoleto (PG)

“L'arte architettonica degli antichi e' veramente una seconda natura che opera conforme agli usi e scopi civili...e adesso soltanto sento con quanta ragione ho sempre trovato detestabili le costruzioni fatte a capriccio...un nulla che serve a nulla...e cosi' dicasi di mille altre cose, cosi' tutte nate morte, perche' cio' che veramente non ha in se’ una ragione di esistere non puo' essere grande ne' diventare grande”.

Così mi parlava il “mio professore” così voleva dire e lo ha detto sia con le Sue geniali intuizioni sia con Altre che divengono realtà quando la realizzazione diventa esperita come la acquisizione nel 2011 del Patrimonio Ereditario Culturale delle Genti Longobarde a Patrimonio ereditario Culturale della Umanità intera -Unesco-

Ma non è chiuso il ciclo Longobardo senza la acquisizione in corso del Corridoio Geoculturale Europea Longobardia che segna davvero l’avvio per l’Europa tutta di una cultura nuova per una civiltà nuova a cui teneva così tanto il mio grande -italiano vero- prof. Amelio Tagliaferri tanto da fare nel 1990 ben trentanni fa la mostra dal titolo”I Longobardi Grandezza e Splendore d’Europa”.

A lui va il mio grazie di cuore per l’insegnamento a sempre cercare di camminare nella verità sotto questo bel sole e sotto questa bella pioggia sino a quando il nostro caro e buon Dio lo vorrà.