lunedì 30 settembre 2013

Usura Oggettiva, Usura Soggettiva, Anatocismo per Conti Correnti Bancari, Mutui, Leasing, Derivati, Swaps....rivolgersi Dr D. Scarbolo 3337821490...

USURA, ANATOCISMO....è un Continuo...

Dr D. Scarbolo -3337821490- revisore legale e collaboratore di www.sdlcentrostudi.it che effettua l’analisi gratuita delle Anomalie Finanziarie a tutela da ogni anomalia finanziaria bancaria ed esattoriale.

Ecco, tra l'altro, anche STRISCIA LA NOTIZIA relativo i casi tutelati e risolti grazie ai suoi servizi: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?17768

" Sdl Centrostudi nasce da un modello organizzativo evoluto di consulenti, avvocati e commercialisti. Chiarissimo l'intento di tutelare ogni singolo cliente da ogni anomalia finanziaria dovuta dalla Scarsa Trasparenza del Sistema Bancario, da Errori Esattoriali ecc..Offre una raccolta di servizi e prodotti consulenziali, tramite l’analisi gratuita della situazione, evidenziando i problemi esistenti e indicandone la soluzione più adeguata, utile, conveniente ed opportuna al caso in esame. Davanti al quadro dettagliato di Come stanno le cose il cliente può "decidere bene" di investire nella consulenza SDL sulla certezza di poter contare sul risultato che gli è stato evidenziato dalla preanalisi gratuita elaborata."
Bisogna prendere atto che i rapporti tra mondo finanziario e imprenditoriale sono da troppo tempo caratterizzati da un troppo grande disequilibrio dettato dalle grandi capacità organizzative e di “Potere della Conoscenza” del Sistema Bancario. Le Vessazioni Bancarie riguardano conti correnti, mutui, leasing, derivati, swap ma vessazioni si hanno anche nei rapporti di pagamento delle tasse tra Stato e Contribuenti per cui si  analizzano anche gli atti impositivi erariali e cartelle esattoriali.

mercoledì 25 settembre 2013

prof.Guarino: Ci sono Stati-con-Deroga e Stati-senza-Deroga, che Hanno l'Euro oppure Stati che NonHanno l'Euro come la Svezia e la Gran Bretagna... Noi Dobbiamo Appartenere a quelli in Deroga Senza l'Euro....

da EURO a EUROLira
...infatti non possiamo più sostenere sacrifici inenarrabili....non possiamo privarci di uno strumento di politica economica come la flessibilità di cambio....

....e ricordiamoci che una cosa è l'Europa ed un'altra cosa è l'Euro ....

..ecco la Nuova Associazione che ha organizzato un convegno alla Università Link di Roma per un'uscita ordinata dall'euro di cui il prof. Giuseppe Guarino è stato con molti altri relatore...

martedì 24 settembre 2013

La Germania Continua ad Arricchirsi con l'Euro....ed i Paesi Poveri ( Italia, Spagna, Portogallo, Grecia....) ad Impoverirsi sempre di Più con l' Euro...

Ridurre il Debito: Insetti a Pranzo...

...secondo Frank Mattern, capo di McKinsey in Germania: “La Germania con l’euro ha guadagnato moltissimo”....

..i tedeschi non lavorano più degli altri: in Italia ogni lavoratore lavora 1.711 ore, in Germania 1.419....

.... la Germania ha più volte sforato il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit/Pil. Questo è avvenuto già prima della crisi, dal 2003 al 2005....

 .....la Germania secondo stime attendibili, il 40 per cento del debito pubblico tedesco è allocato presso fondi speciali, il cui deficit non figura nel bilancio federale....

....sono state le politiche deflazionistiche dei primi anni Trenta, attuate – in Germania e altrove – proprio per paura dell’inflazione. Lo storico Richard Overy le ha descritte così: “I politici cercarono di evitare qualsiasi cosa che minacciasse la stabilità della moneta e dei bilanci in pareggio. In Francia lo Stato perseguì una rigida politica monetaristica sino al 1936, riducendo gli stipendi dei funzionari pubblici e dei dipendenti dello Stato e tagliando le spese per la difesa e l’assistenza sociale. Nella Germania del 1932 si ebbe una serie di tagli forzosi sui salari pubblici, sulle rendite e sulle pensioni”. (Crisi tra le due guerre mondiali. 1919-1939, Il Mulino)....

sabato 7 settembre 2013

G20 in Russia: si Tace sulla "Guerra delle Valute"....la Germania dall'Ingresso nell'Euro ha di fatto Svalutato del 30-40%...anche il sole24ore Nonpuò tacere...


analisi del sole24ore sulle prime quattro economie del mondo  in primis gli Stati Uniti con un Pil annuo superiore ai 15mila miliardi di dollari (superiore a quello dei 17 Paesi della zona euro che viaggiano sui 13mila miliardi)....

.... seconda la Cina con un Pil di 8.200 miliardi di dollari che quest'anno crescerà  tra il 7 e l'8% ....

....poi il Giappone con 6mila miliardi di Pil con un territorio"microbo" imparagonabile alla grandezza geografica di Usa e Cina...

 ...infine la Germania con un Pil annuo di circa 3.400 miliardi di dollari....
I
...e ancora, il Giappone ha un debito/Pil superiore al 200% altro che Italia...economie diverse ma in comune tutte cercano a più riprese (e con modalità differenti) di svalutare la propria moneta...il dollaro è lontano da quello che per molti analisti sarebbe il fair value con l'euro 1,18 oggi a 1,31 dollari.... "senza dimenticare in questo ragionamento la progressiva caduta del dollaro dal 1971 ad oggi, da quando cioà l'allora presidente Nixon decise di venir meno agli accordi di Bretton Woods sganciando con decisione unilaterale la convertibilità oro-dollaro e dando difatti inizio all'era della moneta fiduciaria"...

...e la Germania: "con l'ingresso nell'euro ha svalutato il marco del 30-40% dando una spinta esorbitante alle esportazioni, tale da generare ormai un costante surplus commerciale, a livelli cinesi. Non solo, il vantaggio tecnico è doppio: perché alla svalutazione del marco si deve aggiungere la contestuale rivalutazione delle monete dei competitor Paesi periferici dell'Eurozona Italia e Spagna, ma anche Francia..."....

giovedì 5 settembre 2013

Lettera -originale- di Sergio Marchionne ai Dipendenti Fiat..."...Abbiate Fiducia in Voi Stessi, l’Uno nell’Altro e nel Progetto che Stiamo Realizzando...".....

Girandola  Micenea...
"A tutte le persone dello stabilimento di Mirafiori
Ci sono momenti importanti nella vita di un’azienda e delle sue persone. Sono momenti in cui è necessario prendere decisioni coraggiose, nonostante la prudenza e la razionalità suggeriscano di aspettare. Oggi è uno di quei momenti.

Per questo ho sentito il bisogno di scrivervi direttamente.
La Fiat ha deciso di proseguire nel programma di investimenti in Italia, malgrado le precarie condizioni del contesto economico e politico in cui ci troviamo ad operare. Rispetto a solo sei anni fa, il mercato delle automobili si è pressoché dimezzato nel nostro Paese.

 La situazione in Europa non è migliore: la domanda di auto resta debole e la maggior parte dei costruttori registra perdite continue. Moody’s, una delle principali agenzie di rating, ha stimato che quattro delle più importanti case automobilistiche (Fiat, PSA Peugeot-Citroen, Ford e General Motors) chiuderanno il 2013 con perdite totali per circa 5 miliardi di euro legate alle attività europee, a causa del crollo della domanda al livello più basso degli ultimi due decenni.

Non è la prima volta che ci troviamo nel mezzo di una crisi, costretti a riscrivere il nostro futuro.

Nel 2004 abbiamo avviato un processo per permettere la rinascita della Fiat, una Fiat che allora era sull’orlo del fallimento. Abbiamo rifondato l’azienda, le abbiamo dato una nuova cultura e nuovi principi di gestione, l’abbiamo strappata alle condizioni disastrose in cui si trovava, portandola, qualche anno dopo, a raggiungere il più alto livello di redditività in oltre un secolo di storia. Tutto questo l’abbiamo fatto insieme. Poi è arrivata la crisi del 2008 e del 2009, che ha stravolto le condizioni di base su cui avevamo disegnato i nostri piani e ci ha spinti a cambiare completamente strategia. I mercati erano stravolti e disorientati e noi abbiamo sfruttato quel disorientamento per andare a cercare un’opportunità unica: abbiamo trovato la Chrysler in America e creato insieme un gruppo automobilistico di livello mondiale. In questo modo, siamo riusciti a proteggere la nostra azienda da impatti che avrebbero potuto essere devastanti. Siamo diventati più forti, più solidi, più sicuri.

Ora dobbiamo usare quella forza, che ci deriva dalle attività extra europee, per proteggere la parte più debole del sistema. Gli strumenti di cui abbiamo bisogno sono già nelle nostre mani. Il contratto collettivo di lavoro Fiat, sottoscritto dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali che vi rappresentano, e i referendum con cui avete scelto di condividere i nostri progetti di rilancio e andare verso un futuro di modernità ed eccellenza, sono le uniche cose che ci servono ora. Rappresentano l’impegno reciproco che abbiamo preso a innovare il modo in cui lavoriamo insieme. Rappresentano l’impegno a voltare pagina e chiudere con una lunga storia di sfiducia nelle relazioni industriali. Rappresentano l’impegno a guardare al mondo in un modo nuovo, come una straordinaria opportunità che si apre per i nostri prodotti e per noi stessi, per arrivare a confrontarci con la migliore concorrenza.

Proprio oggi, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo Fiat, abbiamo confermato e rinnovato il nostro comune impegno ad andare avanti con i progetti di investimento. Si tratta, come vi dicevo, di una decisione fondamentale, peraltro totalmente condivisa dal Presidente della Fiat, John Elkann: un atto di coraggio contro il declino e un gesto di fiducia verso il futuro.

Lo abbiamo già fatto a Pomigliano, trasferendo la produzione della Panda dalla Polonia e creando uno stabilimento modello, che oggi è riconosciuto da tutti come il migliore d’Europa, il primo ad aver ottenuto la medaglia d’oro nel World Class Manufacturing.
Lo abbiamo fatto a Grugliasco, rilevando un impianto che non produceva più nulla da sei anni, investendo oltre un miliardo di euro per rimetterlo a nuovo e avviando la produzione della Maserati Quattroporte e della Maserati Ghibli, destinate ai mercati di tutto il mondo.

Lo stiamo facendo a Melfi, investendo un altro miliardo di euro, per iniziare a produrre la Fiat 500X e una vettura del marchio Jeep, che dal prossimo anno saranno vendute nei mercati internazionali. Lo stiamo facendo anche in Sevel, per potenziare lo stabilimento come polo di eccellenza produttiva per le future versioni del Ducato destinate ai mercati di tutto il mondo. Possiamo fare lo stesso a Mirafiori.

L’unica cosa che vi chiedo è di continuare a tenere fede agli impegni presi nel contratto, nonostante la mancanza di certezze normative che si è creata a seguito della recente pronuncia della Consulta.

Abbiamo invocato a lungo quelle certezze, ma ci siamo resi conto che purtroppo non sembrano destinate ad arrivare in tempi brevi.  
Noi non possiamo più permetterci di aspettare. E non potete farlo neppure voi.
Vivere nell’incertezza non è piacevole e sappiamo che state ancora passando momenti difficili. Con gli investimenti che avvieremo da subito intendiamo cambiare tutto questo.

Questo è il messaggio principale che voglio lasciarvi: abbiate fiducia in voi stessi, l’uno nell’altro e nel progetto che stiamo realizzando.

 Così come abbiamo fatto nel 2004, possiamo farlo di nuovo. A maggior ragione ora, che abbiamo la forza di Fiat e di Chrysler insieme. Possiamo aprire un nuovo capitolo e mandare anche al nostro Paese un segnale forte, di speranza e di impegno."

martedì 3 settembre 2013

"...Stiamo Precipitando in una Vera-e-Propria Trappola di Povertà..." così il prof. Luigino Bruni...

Intelligenza Kanina...

....ci siamo infilati  in una vera e propria "Trappola di Povertà"...:

...la spirale è ben delineata:
1. lo Stato è indebitato e deve trovare risorse;
2. le risorse non vengono dal reddito-Pil perché siamo in recessione;
3. si è 'costretti' a usare la leva fiscale, soprattutto su famiglie e imprese; 
4. l’esasperata pressione fiscale riduce ancora il reddito prodotto;
5. diventano necessarie altre tasse per trovare altre risorse;
6. il reddito si riduce ancora, e così via...

 .....e così via  in una sorta di danza macabra che si avvita su se stessa verso il basso....

...è un 'rivolgimento-perfetto' di un intero 'sistema economico-sociale' (Krizi), iniziato dal 2008 altro che "crisi', .... questo è uno dei rivolgimenti che ha portato -storicamente- al declino di Intere-Civiltà....

...sappiamo -anche- che la via di uscita reale (non quelle immaginate per ignoranza o propaganda) è una sola: rilanciare lo sviluppo economico, e quindi il lavoro, la domanda e il reddito.

... l’Italia e gli altri Paesi in crisi debbono rinegoziare in Europa i noti parametri oggi posti alla base del Fiscal Compact, e dar vita urgentemente a una nuova stagione di nuovi investimenti che rilancino lavoro, impresa, competitività..

lunedì 2 settembre 2013

Enrico Moretti: "La Nuova Geografia del Lavoro" ...Ogni Posto di Lavoro nell'Alta Tecnologia moltiplica per 5 Altri Nuovi Impieghi nei Servizi Locali...

Mantova ..."nonviolenza"...
....così dice nel suo ultimo libro, sulla base delle sue  ricerche e studi, il prof. Moretti docente di Economia a Berkeley (Usa, Università della California)....

...e, ancora, stare tra persone intelligenti ci rende più intelligenti, più innovatori e più creativi...

...l'Italia se vorrà potrà sfruttare il suo elevatissimo grado di partenza perchè ha una cultura-diffusa molto, molto elevata a livello mondo... purtroppo ci troviamo in questa brutta situazione  perchè i problemi strutturali italiani sono stati lasciati marcire per l'azione negativa convergente di politici, industriali, sindacati...