SKArBULL in lingua friulana dice le origini Longobarde della Fara ( famiglia allargata) Scarbolo
sabato 24 dicembre 2016
mercoledì 2 novembre 2016
mercoledì 5 ottobre 2016
martedì 4 ottobre 2016
"Oggi Noi Stiamo Vivendo un Enorme Conflitto tra Democrazia ed Economia" .....la Democrazia e la Politica Sono -Ormai Palesemente- Sotto Ricatto... e Non Solo in Italia...
.....ascolta... |
“Oggi noi stiamo vivendo un enorme conflitto tra democrazia ed economia.
Oggi, sostanzialmente, i poteri sovranazionali sono in grado di bypassare completamente le democrazie nazionali. Io faccio soltanto due esempi.
I fatti che si determinano a livello sovranazionale, i soggetti che si sono costituiti a livello sovranazionale, spesso non legittimati democraticamente, sono in grado di mettere le democrazie di fronte al fatto compiuto.
Faccio un esempio. La modifica – devo dire abbastanza passata sotto silenzio – della Costituzione per quanto riguarda il tema dell’obbligo di Pareggio di Bilancio non fu il frutto di una discussione nel Paese.
Fu il frutto del fatto che a un certo punto la Banca Centrale Europa, più o meno – ora la brutalizzo – disse: “O mettete questa clausola nella vostra Costituzione, o altrimenti chiudiamo i rubinetti e non ci sono gli stipendi alla fine del mese”.
Io devo dire che è una delle scelte di cui mi vergogno di più, mi vergogno di più di aver fatto. Io penso che sia stato un errore approvare quella modifica. Non tanto per il merito, che pure è contestabile, ma per il modo in cui si arrivò a quella modifica di carattere Costituzionale“.
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sabato 24 settembre 2016
mercoledì 31 agosto 2016
mercoledì 24 agosto 2016
Secondo Indice Alimentare della FAO i Prezzi del 2016 Sono Scesi al Livello di Sette Anni fa....
...e gli effetti sono paradossali...
Oggi, secondo la Coldiretti, il prezzo di un caffè (ad 1 euro) corrisponde al valore all'ingrosso di 5 Kg di Grano..
Se si tornasse al baratto, per avere 1 caffè al bar il contadino dovrebbe portare:
5 Kg di arance, oppure
11 uova di gallina o
2,2 Kg di pomodori o
3 litri di latte....
Vita Dura per i Contadini ....e non solo...
Oggi, secondo la Coldiretti, il prezzo di un caffè (ad 1 euro) corrisponde al valore all'ingrosso di 5 Kg di Grano..
Se si tornasse al baratto, per avere 1 caffè al bar il contadino dovrebbe portare:
5 Kg di arance, oppure
11 uova di gallina o
2,2 Kg di pomodori o
3 litri di latte....
Vita Dura per i Contadini ....e non solo...
domenica 19 giugno 2016
Ecco il video in cui l'artista spiega la Sua Opera "PontiGalleggianti" Floating Piers sul Lago d'Iseo a Montisola (Brescia) ...
Lago d'Iseo il Ctg Longobardia al Primo Giorno di Apertura dell'Opera di Christo -ormai Storico- 18giugno2016 |
Spiegati dal Suo creatore
l'artista bulgaro Christo...
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venerdì 17 giugno 2016
Lago d'Iseo- FranciaCorta (Brescia) Evento di Risonanza Mondiale i Ponti dell'artista bulgaro Christo sul Lago d'Iseo..da domani 18 giugno al 3 luglio 2016....evento imperdibile dell'anno per il New York Times... e da Visitare... ed Assaggiare anche Erbusco (BS)....
Lago d'Iseo(BS) ecco Montisola, la più grande isola lacustre europea con i ponti di Christo in bianco |
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martedì 14 giugno 2016
BREXIT: Dovessero Vincere i SI alla Brexit la Gran Bretagna Sarebbe FUORI.... se Vincessero i NO la Gran Bretagna Sarebbe FUORI lo stesso.....Ecco il Documento Già Sottoscritto...
I Britannici Sanno cos’è la Sovranità.....e Noi, Italiani.....
sabato 11 giugno 2016
SORTEGGI TRUCCATI - Intervistato dal quotidiano argentino La Nacion, Blatter ha parlato di sorteggi truccati....Ecco Come si Fanno....
Freddo da Frigo e Freddo da Immersione... |
"Solo uno, in Europa, aveva il potere di pilotare i sorteggi: Artemio Franchi.
Lo faceva per i tornei per club. Io non l'ho mai fatto, ma ho visto farlo.
Tecnicamente è possibile.
Non esistono nella Fifa, ma io sono stato testimone diretto di sorteggi a livello europeo in cui è accaduto.
Come si fa? Si mettono le palline in frigo.
Si fa un semplice confronto tra loro e chi sorteggia sa già quale estrarre dall'urna".
sabato 4 giugno 2016
Comuni Intossicati dai Derivati, Dovrebbero Essere un INCUBO i 9 -NOVE- miliardi di Euro di Contratti...Ma Nessun Candidato ne ha sollevato il Velo....(da Italia Oggi 3.6.'16)
Derivati della Luce...Stupendi... |
...una vera e propria Bomba ad Orologeria Nascosta nei Bilanci...
... secondo la Corte dei Conti i contratti presentano " profili di criticità piuttosto elevati"...spesso uffici comunali preposti alla gestione del tutto inadeguati ...sino al limite di contratti sottoscritti in inglese senza traduzione italiana...."
(...così in sintesi...l'articolo di G. Ferroni tutto da leggere...piangendo...)
martedì 31 maggio 2016
Ambrose Evans-Pritchard: L’Unione Europea ha dato ovviamente Pessima prova di sé, presentando tutti gli Svantaggi della Perdita di Sovranità senza fornire alcuno dei vantaggi che ci si potrebbe aspettare da un’unione – e l’Italia è tra i paesi che ne hanno risentito nel Modo Più Catastrofico...
Il Suono del Silenzio... |
Evans-Pritchard riassume la disastrosa situazione dell’Italia, che nonostante anni di ripresa globale e condizioni favorevoli non ha visto alcuna crescita.
Ora si stanno ripresentando crisi e situazioni avverse, e l’Italia le dovrà affrontare indebolita e impreparata.
L’Unione Europea ha dato ovviamente pessima prova di sé, presentando tutti gli svantaggi della perdita di sovranità senza fornire alcuno dei vantaggi che ci si potrebbe aspettare da un’unione – e l’Italia è tra i paesi che ne hanno risentito nel modo più catastrofico.
L’Italia sta esaurendo il tempo a disposizione, dal punto di vista economico.
Dopo sette anni di espansione globale, che si sta esaurendo, il paese è ancora bloccato nella deflazione del debito e in una crisi bancaria che non è in grado di affrontare dentro i vincoli paralizzanti dell’Unione Monetaria.
“Abbiamo perso il nove (9%) percento del PIL dall’inizio della crisi, nonché un quarto (25%)della nostra produzione industriale“, ha detto Ignazio Visco, il triste governatore della Banca d’Italia.
“Abbiamo perso il nove (9%) percento del PIL dall’inizio della crisi, nonché un quarto (25%)della nostra produzione industriale“, ha detto Ignazio Visco, il triste governatore della Banca d’Italia.
(ndr...stime accreditate correggono verso il 12% PIL ed il 30% Produzione Industriale...)
“L’Italia è enormemente vulnerabile. Ha attraversato un’intera fase di ripresa globale senza vedere alcuna crescita“, ha detto Simon Tilford del Centre for European Reform. “L’inflazione ‘core’ è ad un livello pericolosamente basso. Il governo non ha praticamente alcuno strumento operativo per combattere la recessione“.
L’Italia ha bisogno di riforme profonde, ma queste sono per loro natura recessive nel breve termine.
“L’Italia è enormemente vulnerabile. Ha attraversato un’intera fase di ripresa globale senza vedere alcuna crescita“, ha detto Simon Tilford del Centre for European Reform. “L’inflazione ‘core’ è ad un livello pericolosamente basso. Il governo non ha praticamente alcuno strumento operativo per combattere la recessione“.
L’Italia ha bisogno di riforme profonde, ma queste sono per loro natura recessive nel breve termine.
Il tasso di disoccupazione ufficiale è all’11,4 percento. È ingannevolmente basso. La Commissione Europea dice che un altro 12 percento c’è ma non risulta nei dati, trattandosi dei lavoratori scoraggiati, che non cercano più lavoro, a un tasso triplo rispetto alla media UE.
La disoccupazione giovanile è al 65 percento il Calabria, al 56 percento in Sicilia, al 53 percento in Campania, e questo nonostante un esodo di 100.000 persone ogni anno dal Mezzogiorno – che spesso si dirigono verso Londra.
L’istituto di ricerca SVIMEZ dice che il tasso di natalità nei territori ex-borbonici è al minimo dal 1862, da quando si iniziarono a raccogliere i dati. L’impoverimento è comparabile a quello della Grecia. La produzione industriale è diminuita del 35 percento dal 2008, gli investimenti del 59 percento.
SVIMEZ avverte che la spirale discendente sta trasformando una crisi ciclica in “uno stato permanente di sottosviluppo“. In breve, il Sud Italia è vicino al collasso sociale, e c’è ben poco che il Primo Ministro, Matteo Renzi, possa fare realmente, a meno di recuperare la sovranità economica dell’Italia.
La storia del catastrofico calvario dell’Italia nell’euro è lunga e complessa. Il paese aveva un ampio surplus commerciale con la Germania a metà degli anni ’90, prima che i tassi di cambio fossero fissati definitivamente. Erano i tempi in cui si poteva ancora recuperare competitività e reddito con la svalutazione della moneta, per la grande irritazione delle camere di Commercio tedesche.
Basti dire che l’Italia ha perso il 30 percento di competitività in termini di costo del lavoro per unità di prodotto rispetto alla Germania nel corso degli ultimi quindici anni, in parte perché la Germania ha compresso essa stessa i salari per guadagnare una marcia rispetto agli altri, ma anche perché la globalizzazione ha colpito i due paesi in modo differente. L’Italia è inciampata su un “cattivo equilibrio”. La sua produttività è scesa del 5,9 percento dal 2000, un crollo spaventoso.
L’Italia è ora nella peggiore delle condizioni possibili. Non può intraprendere azioni normali da paese sovrano per stabilizzare il sistema bancario a causa delle interferenze e delle regole europee, e d’altra parte non c’è alcun sistema bancario europeo degno di questo nome, o sistema di assicurazione dei depositi condiviso, su cui scaricare i pesi. “Saremo seriamente nei guai se ci sarà un’altra recessione“, ha detto Codogno.
Dobbiamo evitare una deindustrializzazione catastrofica del paese, prima che sia troppo tardi...
La disoccupazione giovanile è al 65 percento il Calabria, al 56 percento in Sicilia, al 53 percento in Campania, e questo nonostante un esodo di 100.000 persone ogni anno dal Mezzogiorno – che spesso si dirigono verso Londra.
L’istituto di ricerca SVIMEZ dice che il tasso di natalità nei territori ex-borbonici è al minimo dal 1862, da quando si iniziarono a raccogliere i dati. L’impoverimento è comparabile a quello della Grecia. La produzione industriale è diminuita del 35 percento dal 2008, gli investimenti del 59 percento.
SVIMEZ avverte che la spirale discendente sta trasformando una crisi ciclica in “uno stato permanente di sottosviluppo“. In breve, il Sud Italia è vicino al collasso sociale, e c’è ben poco che il Primo Ministro, Matteo Renzi, possa fare realmente, a meno di recuperare la sovranità economica dell’Italia.
La storia del catastrofico calvario dell’Italia nell’euro è lunga e complessa. Il paese aveva un ampio surplus commerciale con la Germania a metà degli anni ’90, prima che i tassi di cambio fossero fissati definitivamente. Erano i tempi in cui si poteva ancora recuperare competitività e reddito con la svalutazione della moneta, per la grande irritazione delle camere di Commercio tedesche.
Basti dire che l’Italia ha perso il 30 percento di competitività in termini di costo del lavoro per unità di prodotto rispetto alla Germania nel corso degli ultimi quindici anni, in parte perché la Germania ha compresso essa stessa i salari per guadagnare una marcia rispetto agli altri, ma anche perché la globalizzazione ha colpito i due paesi in modo differente. L’Italia è inciampata su un “cattivo equilibrio”. La sua produttività è scesa del 5,9 percento dal 2000, un crollo spaventoso.
L’Italia è ora nella peggiore delle condizioni possibili. Non può intraprendere azioni normali da paese sovrano per stabilizzare il sistema bancario a causa delle interferenze e delle regole europee, e d’altra parte non c’è alcun sistema bancario europeo degno di questo nome, o sistema di assicurazione dei depositi condiviso, su cui scaricare i pesi. “Saremo seriamente nei guai se ci sarà un’altra recessione“, ha detto Codogno.
Dobbiamo evitare una deindustrializzazione catastrofica del paese, prima che sia troppo tardi...
domenica 1 maggio 2016
Ecco una Favola: " La Maestra con la Passione per i Rospi"
< C'era una volta un Re che rimasto vedovo e con poche forze
chiamò il suo unico figlio e gli disse:
Ma il figlio rispose:
"No Padre! Non voglio governare!".
Il Principe andò dal suo fidato mago e gli chiese:
"Mi prepari una pozione magica che mi trasformi in un rospo?".
Il mago rispose:" Ma certo Maestà". E si mise al lavoro.
Fece bollire la pozione per quaranta giorni e quaranta notti, quando fu pronta la fece bere al Principe e gli augurò buona fortuna.
Il Principe si trasformò in un rospo e saltellando se ne andò.
Dopo un pò si fermò in un prato con uno stagno e disse:
"Che bel posticino! Mi fermerò qui ...cra... cra... cra...".
Passarono i giorni e la vita nello stagno era noiosa.
La cosa che piaceva meno al Principe era mangiare gli insetti, ma per nutrirsi doveva fare proprio quello.
Inoltre gli mancavano il suo comodo letto, il suo trono ed i suoi vestiti regali...non voleva ammetterlo ma in realtà gli mancava anche suo padre.
Un giorno un bambino di nome Paolo passò per il prato. Vide il Principe -che ovviamente era un rospo- e gli venne un'idea:
"Catturerò il rospo per regalarlo e far spaventare la maesta Ermentrude che non ci ha portato in gita". E così fece.
Quando il Principe si trovò chiuso dentro ad una scatola si pentì di non aver dato ascolto al Padre e decise che avrebbe baciato la prima ragazza che vedeva per rompere l'incantesimo. Infatti il mago gli aveva detto che se lui avesse baciato una ragazza si sarebbe rotto l'incantesimo.
Il giorno giorno dopo Paolo entrò in classe con aria misteriosa portando la scatola con dentro il Rospo-Principe. Posò la scatola sulla cattedra.
Quando la maestra Ermentrude entrò in classe, vedendo un pacco regalo disse: "Che gentili bambini!Un regalo per me!".
Tutti erano incuriositi. La Maestra aprì il pacco e...saltò fuori un rospo -il Principe- che baciò la Maestra!
L'incantesimo si spezzò ed il Principe seduto sul bordo della cattedra disse:
"Questa bellissima fanciulla mi ha liberato dall'incantesimo, ci sposeremo e lei diventerà Regina". E così fu.
Da quel giorno Ermentrude smise di fare la Maestra e nel castello del Principe si divertì a fare "collezione di rospi!">>
giovedì 14 aprile 2016
lunedì 4 aprile 2016
Età del Bronzo: nelle Rocce del Roccerè nel Cuneese Incisioni che Riproducono la Costellazione del Perseo...AstroArcheologia: Se ne Occupa la NASA (USA)....Aspettiamo Esiti Studi in Valle Camonica (BS)...
Incisioni Rupestri che riproducono Costellazioni |
Che gli Uomini della Preistoria fossero "Attenti Osservatori del Cielo" è un fatto ormai, da molto tempo, "Indiscutibilmente-Accertato"da parte degli Archeologi di tutto il mondo....oggi è di interesse anche gli AstroArcheologi della NASA (USA).....
Aspettiamo con grande interesse gli esiti dei nuovi studi e delle nuove ricerche anche e soprattutto in Valle Camonica (BS)....
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mercoledì 30 marzo 2016
FINLANDIA: Nazione Più Alfabetizzata al Mondo...Paesi NordEuropa Dominano la Classifica....Italia 25 posto...
FAMILY |
Finlandia è il paese più alfabetizzato del mondo. Batte nazioni come Stati Uniti, Canada, Australia e Regno Unito.
La classifica si basa sia sui test di alfabetizzazione sia sulla diffusione di biblioteche, giornali e computer: secondo questi criteri, i paesi nordici dominano la classifica, grazie al valore centrale della lettura nelle loro culture.
E L'Italia? È solo 25esima...
Più che misurare la capacità di lettura di una nazione la World’s Most Literate Nations classifica le nazioni in base all’attenzione e agli investimenti nell’alfabetizzazione del Paese.
Di seguito le classifiche, generale e divise per criteri:
Le 10 nazioni più alfabetizzate:
1 Finlandia
2 Norvegia
3 Islanda
4 Danimarca
5 Svezia
6 Svizzera
7 Stati Uniti
8 Germania
9 Lettonia
10 Paesi bassi
Le 5 nazioni che investono di più nel settore educativo:
1 Brasile
2 Israele
3 Messico
4 Belgio
5 Argentina
Più che misurare la capacità di lettura di una nazione la World’s Most Literate Nations classifica le nazioni in base all’attenzione e agli investimenti nell’alfabetizzazione del Paese.
Di seguito le classifiche, generale e divise per criteri:
Le 10 nazioni più alfabetizzate:
1 Finlandia
2 Norvegia
3 Islanda
4 Danimarca
5 Svezia
6 Svizzera
7 Stati Uniti
8 Germania
9 Lettonia
10 Paesi bassi
Le 5 nazioni che investono di più nel settore educativo:
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3 Messico
4 Belgio
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sabato 5 marzo 2016
martedì 23 febbraio 2016
Il Financial Times Riporta che ANCHE l’OCSE Indica l’Eurozona come Una delle Aree che Stanno "Minacciando" la Ripresa Globale con la Sua Crescita Troppo Lenta e Troppo Vulnerabile ai Prossimi -Attesi- Shock Globali.
L’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE), sede a Parigi, ha avuto parole dure per l’Eurozona mentre abbassava le proprie previsioni di crescita del PIL nel blocco dell'EURO di 0,4 punti percentuali per il 2016 e di 0,2 punti percentuali per il 2017.
Prevede una crescita nella zona euro del 1,4 per cento nel 2016, e del 1,7 per cento nel 2017. La crescita nel 2015 per i 19 paesi membri è arrivata al 1,5 per cento, dallo 0,9 per cento nel 2014, la prestazione migliore dal 2011. Ma:
"Gli investimenti rimangono deboli e la disoccupazione rimane elevata. La lenta ripresa nella zona euro sta rallentando la ripresa globale e lascia l’Europa vulnerabile agli shock globali …"
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lunedì 22 febbraio 2016
"I Profitti sui Farmaci sono Spaventosi."... "Sono Andato in India e con 700 (settecento) Euro Sono Guarito dalla Epatite "C". In Italia ne Servivano 74.000 (settantaquattromila) ...."
"Speranza" Incisione Rupestre ValleCamonica (BS) |
...ha pagato 700, si, proprio settecento euro invece dei 74.000, si, settantaquattromila euro richiesti in Italia...
Che idea si è fatto di questa vicenda?
" ...che i Profitti sui Farmaci sono Spaventosi.
E che, se sono guarito, devo ringraziare l'India."
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mercoledì 17 febbraio 2016
ANSCHLUSS -Annessione- Unificazione della Germania e il Futuro dell'Europa di Vladimiro Giacchè....Unificazione Tedesca Come Modello per la Unificazione Europea...
Cavriana (MN) |
Il 1° luglio 1990 propagandato come "un atto di generosità politica" il condividere il marco tedesco ("se arriva il marco qui rimaniamo (nell'Est) se non arriva lo raggiungiamo (all'Ovest)") ...tutto dentro il perimetro di una propaganda falsa sullo stato di "economia in bancarotta" della Germania dell'Est...
...un libro tutto da leggere...per capire la Storia dell'EURO.....
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martedì 16 febbraio 2016
Marco Vitale, Stefano Zamagni, ecc...ecc.. "Tradito da Dentro l'Ideale delle Banche di Credito Cooperativo (BCC)..."La Cooperazione Deve Tornare a Lavorare sulla Sua Propria Identità...Ispirata dalla Dottrina Sociale della Chiesa.."..."La Governance delle BCC è Radicalmente Diversa dalle Imprese ForProfit..."
Salvatemi il Credito Cooperativo ... |
Non si dispera di correggere le norme ma questo deve dare "la sveglia" alla cooperazione.
Non si possono scegliere, nelle Banche di Credito Cooperativo, i manager come fa una impresa capitalistica...
... le BCC trovano la loro ragione di esistere in un forte lavoro sulla educazione ai principi cooperativi, alla identità mutualistica...
...il senso del loro -proprio, peculiare- modo di agire non si deve perdere lungo il cammino..il loro Capitale Culturale va Valorizzato, sempre, sempre, sempre....non "disperso" come, purtroppo, è avvenuto in questi anni...
lunedì 15 febbraio 2016
sabato 6 febbraio 2016
Il Pedaggio Diventa un’Imposta? Mai Smettere di Prestare un'Attenta ed Adeguata Attenzione ...una Seria Analisi del prof. Ragazzi ....
Pecora con Agnellino...seguono... |
Quando il pedaggio diventa un’imposta di Giorgio Ragazzi
02.02.16 (sintesi)
I pedaggi dovrebbero servire a coprire i costi degli investimenti e della gestione delle autostrade
Se rimangono invariati anche quando l’arteria è pienamente ammortizzata, siamo di fronte a una imposta sul transito. Che dovrebbe essere votata dal parlamento e non semplicemente decisa dal governo.
Ecco che appare l'imposta dietro il pedaggio.... che cessano di essere tali e diventano imposte....
Un buon esempio è quello dell’Autobrennero, concessione scaduta da oltre un anno per un’autostrada già ammortizzata e che non richiede nuovi investimenti di rilievo. Perché non viene “devoluta gratuitamente” allo Stato come previsto nel contratto di concessione?
L’autostrada produce ricavi in eccesso dei costi operativi per oltre 150 milioni l’anno e non deve fare ammortamenti: si può dire dunque che la somma è il gettito dell’imposta sul transito imposta nella sostanza mantenendo invariati i pedaggi. È corretto che il governo possa imporla senza una legge che lo autorizzi?
.... l’utente che continua a pagare il pedaggio di prima non percepisce in alcun modo di venire “spennato” a sua insaputa né che qualcuno si stia arricchendo alle sue spalle....
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venerdì 5 febbraio 2016
“L’Elefante Vive nella Stanza EUROPA: l’Esposizione in DERIVATI da 75.000 Miliardi (Settantacinquemila Miliardi) di Dollari Usa di Deutsche Bank è 20 volte (Venti Volte) il PIL della Germania....
Il colosso bancario tedesco passa da una crisi all’altra, e nessun cambio di management sembra poter risolvere la situazione. E’ ormai ipernoto da tempo che la banca ha esposizioni enormi verso derivati molto discutibili, ma ora anche il mercato sembra accorgersene e il sistema bancario stesso sembra aver scaricato questo suo esponente, evidenziando i suoi problemi e scommettendo su una sua imminente crisi sistemica.
da Zero Hedge, 03 febbraio 2016
Già nell’aprile del 2013, abbiamo mostrato per la prima volta qualcosa di cui pochi erano a conoscenza, vale a dire che “con 72.800 miliardi di dollari, la banca più esposta ai derivati del mondo” non era JPMorgan come alcuni pensavano, ma il colosso bancario tedesco, Deutsche Bank.
Alcuni hanno alzato le spalle, dicendo che non si dovrebbe mai guardare l’esposizione lorda ai derivati ma solo la netta, e noi abbiamo risposto semplicemente: il netto diventa immediatamente pari al lordo quando anche una sola controparte nella catena dei collaterali va a picco – si vedano ad esempio i fallimenti Lehman e AIG e il conseguente terremoto per salvare l’intero mondo, costato migliaia di miliardi di miliardi di fondi dei contribuenti.
Abbiamo poi proseguito un anno dopo con “l’elefante nella stanza: l’esposizione in derivati da 75.000 miliardi di dollari di Deutsche Bank è 20 volte più grande del PIL tedesco.”
Poi, lo scorso giugno, abbiamo fatto una domanda ancora più diretta: “Deutsche Bank è la prossima Lehman?” ma questa volta la preoccupazione dominante non era solo il gigantesco rischio (indicato di seguito) sullo stato patrimoniale della banca…
… ma il fatto che le sue attività deteriorate avevano finalmente iniziato a intaccare il conto economico, portando a una perdita dopo l’altra, una cambio al vertice dopo l’altro, un accordo giudiziale per aggiotaggio dopo l’altro e tutto culminato dieci giorni fa con la perdita titanica, e da record per la banca, di 7 miliardi di euro, peggiore perfino delle difficoltà della banca anche nel pieno della crisi finanziaria globale.
Ma anche se gli annunci di perdite di reddito possono essere dimenticate, molto più preoccupante è il fatto che anche le altre banche ( così dice Citi) hanno iniziato a prestare attenzione allo stato patrimoniale di DB....
Già nell’aprile del 2013, abbiamo mostrato per la prima volta qualcosa di cui pochi erano a conoscenza, vale a dire che “con 72.800 miliardi di dollari, la banca più esposta ai derivati del mondo” non era JPMorgan come alcuni pensavano, ma il colosso bancario tedesco, Deutsche Bank.
Alcuni hanno alzato le spalle, dicendo che non si dovrebbe mai guardare l’esposizione lorda ai derivati ma solo la netta, e noi abbiamo risposto semplicemente: il netto diventa immediatamente pari al lordo quando anche una sola controparte nella catena dei collaterali va a picco – si vedano ad esempio i fallimenti Lehman e AIG e il conseguente terremoto per salvare l’intero mondo, costato migliaia di miliardi di miliardi di fondi dei contribuenti.
Abbiamo poi proseguito un anno dopo con “l’elefante nella stanza: l’esposizione in derivati da 75.000 miliardi di dollari di Deutsche Bank è 20 volte più grande del PIL tedesco.”
Poi, lo scorso giugno, abbiamo fatto una domanda ancora più diretta: “Deutsche Bank è la prossima Lehman?” ma questa volta la preoccupazione dominante non era solo il gigantesco rischio (indicato di seguito) sullo stato patrimoniale della banca…
… ma il fatto che le sue attività deteriorate avevano finalmente iniziato a intaccare il conto economico, portando a una perdita dopo l’altra, una cambio al vertice dopo l’altro, un accordo giudiziale per aggiotaggio dopo l’altro e tutto culminato dieci giorni fa con la perdita titanica, e da record per la banca, di 7 miliardi di euro, peggiore perfino delle difficoltà della banca anche nel pieno della crisi finanziaria globale.
Ma anche se gli annunci di perdite di reddito possono essere dimenticate, molto più preoccupante è il fatto che anche le altre banche ( così dice Citi) hanno iniziato a prestare attenzione allo stato patrimoniale di DB....
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Telegraph (quotidiano inglese): "L'eurozona Continuerà a Zoppicare con una Pietra Aguzza dentro la Scarpa fino a che il Dolore non si Dimostrerà Insopportabile per Qualcuno, Probabilmente Per Gli Italiani."...
di Ambrose Evans-Pritchard,Telegraph 03 febbraio 2016 (sintesi)
....che vi piaccia o meno parlare di un "Superstato" (Europeo), la direzione era sistematicamente in contrasto con il principio di sovranità e di auto-governo degli Stati nazionali europei.
Nessuno può dire che alle élite europee mancasse vigore. In un febbrile susseguirsi di trattati sono passati dalla creazione dell'euro a una nascente politica estera e unione dei sistemi di difesa ad Amsterdam nel 1997. A Bruxelles furono creati un centro di intelligence e di personale militare, con nove generali e 57 colonnelli, e con il progetto di un esercito europeo formato da 100.000 soldati, 400 aeroplani e 100 navi da distribuire in tutto il pianeta.
Hanno avviato un sistema satellitare europeo (Galileo) in modo che l'Europa non dovesse più essere un "vassallo" di Washington, secondo le parole del leader francese Jacques Chirac. Hanno costituito una sorta di FBI (Europol) e un dipartimento di giustizia europeo, sul modello delle strutture governative federali negli Stati Uniti. Stavano preparando un intero apparato statale europeo.....
....quando arrivarono i paesi dell'est-Europa, seguite dai sistemi politici pre-moderni dei Balcani, finì del tutto l'illusione che l'UE potesse mai funzionare come unione politica affiatata e centralizzata....
....il premier ungherese Viktor Orban e il polacco Jaroslaw Kaczynski fanno semplicemente quello che gli pare, prendono il controllo dei media nazionali e gestiscono come vogliono i tribunali, liberandosi con una scrollata di spalle di qualsiasi avvertimento formale da parte di Bruxelles....
Sopra tutto questo c'è l'unione monetaria, che si è dimostrata maligna e incurabile; ha diviso l'eurozona in due fazioni aspramente opposte, quella dei creditori e quella dei debitori....
...la Germania ha bloccato qualsiasi possibile iniziativa verso una maggiore mutualizzazione del debito o dei bilanci pubblici. L'unione bancaria ha un nome fuorviante: le responsabilità e i carichi finanziari pesano ancora tutti sulle spalle degli Stati sovrani in difficoltà, lasciando perfettamente al suo posto il circolo vizioso tra banche e governi, che si spingono reciprocamente nella crisi. Quando a Berlino si parla di "Fiskal-Union" si intende una sola cosa: il potere di controllare e di punire i peccatori.
L'eurozona continuerà a zoppicare con una pietra aguzza dentro la scarpa fino a che il dolore non si dimostrerà insopportabile per qualcuno, probabilmente per gli Italiani.
....in definitiva dobbiamo decidere (come GranBretagna) se questa Unione Disfunzionale meriti di essere salvata o se non sia meglio lasciarla morire e tornare sul terreno sicuro delle democrazie nazionali.
giovedì 4 febbraio 2016
Mercato Cinese: Ineludibile per i Nostri Produttori Vitivinicoli! Veloce esame internet sul FranciaCorta....."Il Vero Champagne d'Italia è il FranciaCorta"... vedere www.pivari.com
FranciaCorta: da vedere pivari.com
Per verificare in internet interesse dei nostri produttori vitivinicoli bisogna analizzare Baidu.
Baidu è un motore di ricerca/portale Anomalo.
Non solo i siti meglio se sono in cinese, ma devono avere anche domini indicizzati. Ovvero anche avendo un proprio sito in cinese non è detto che diventi Visibile da Baidu.
Proviamo a cercare FranciaCorta e prendere il primo risultato
http://www.360doc.com/content/12/0913/02/9511512_235823622.shtml
In velocità, usando il traduttore google cerco di capire il senso e riportarvelo:
Tutti amano lo Champagne ma tessono le lodi anche del Prosecco. In Italia è molto utilizzato come aperitivo. Rispetto allo Champagne risulta più morbido e più fresco.
Il Prosecco è spesso chiamato Champagne d’Italia anche se erroneo per l’utilizzo di differenti uve e lavorazione.
Il vero Champagne d’Italia è il FranciaCorta …
Ripeto: al primo posto cercando FranciaCorta trovo un interessante articolo che poi parla anche di FranciaCorta.
Ho sfogliato anche i successivi risultati e l’approccio è simile... di pivari.com
Non solo i siti meglio se sono in cinese, ma devono avere anche domini indicizzati. Ovvero anche avendo un proprio sito in cinese non è detto che diventi Visibile da Baidu.
Proviamo a cercare FranciaCorta e prendere il primo risultato
http://www.360doc.com/content/12/0913/02/9511512_235823622.shtml
In velocità, usando il traduttore google cerco di capire il senso e riportarvelo:
Tutti amano lo Champagne ma tessono le lodi anche del Prosecco. In Italia è molto utilizzato come aperitivo. Rispetto allo Champagne risulta più morbido e più fresco.
Il Prosecco è spesso chiamato Champagne d’Italia anche se erroneo per l’utilizzo di differenti uve e lavorazione.
Il vero Champagne d’Italia è il FranciaCorta …
Ripeto: al primo posto cercando FranciaCorta trovo un interessante articolo che poi parla anche di FranciaCorta.
Ho sfogliato anche i successivi risultati e l’approccio è simile... di pivari.com
domenica 3 gennaio 2016
"Wilhelm Reich e la Nascita della Controcultura" del prof. Francesco Varanini.... estratto da www.bloom.it si veda il libro di Francesco Varanini, Macchine per pensare, Guerini e Associati, 2016
"Wilhelm Reich e la Nascita della Controcultura" (estratto) del prof. Francesco Varanini vedi articolo completo su www.bloom.it
La scoperta dell’orgone: Reich trova ospitalità presso la New School for Social Research di New York,. Lo scopo è scoprire l’energia che sta alla base della vita. Conia per questo un termine: orgone. L’energia orgonica permea lo spazio, le malattie sono conseguenza dell’impoverimento dell’orgone nell’ambiente, o del blocco dell’energia all’interno del corpo.
Reich propone un nuovo modo di vivere il proprio corpo, un nuovo modo di usare la propria energia vitale, un nuovo modo di intendere le relazioni sociali.
(tutto da leggere il libro di Francesco Varanini, Macchine per pensare, Guerini e Associati, 2016)
Wilhelm vede in Sigmund un "Padre". Diviene subito uno degli allievi prediletti.
Abbandona il rituale – non sta seduto alle spalle del paziente steso sul divano: sta seduto invece davanti all’altra persona, ne tocca il corpo.
Il lavoro con operai, contadini e studenti non si ferma al trattare sintomi nevrotici. Per Reich i sintomi nevrotici sono il tentativo inconscio di ottenere il controllo di un ambiente ostile: sono reazione all’abuso infantile, alla povertà, all’umiliazione sociale.
L’energia che la persona non sa destinare a uno scopo, non si manifesta solo come rabbia o paura. Si mostra innanzitutto come Charakterpanzer, armatura caratteriale: schemi ripetitivi di comportamento, la parola e la postura del corpo usati come meccanismi di difesa.
La liberazione umana, per Reich, passa attraverso lo scioglimento della corazza caratteriale. Passo ineludibile, in questo processo di emancipazione, è la liberazione sessuale.
La scoperta dell’orgone: Reich trova ospitalità presso la New School for Social Research di New York,. Lo scopo è scoprire l’energia che sta alla base della vita. Conia per questo un termine: orgone. L’energia orgonica permea lo spazio, le malattie sono conseguenza dell’impoverimento dell’orgone nell’ambiente, o del blocco dell’energia all’interno del corpo.
Conta il fatto che Reich propone all’uomo la liberazione della propria energia vitale: il Principio di Morte, che per Freud era necessario ed inevitabile contraltare dell’Eros, per Reich non esiste.
Esiste solo un cattivo uso umano delle proprie energie.
Reich si sporge oltre la paura: tutto può essere costruttivamente esplorato dall’uomo.
Se l’uomo ha bisogno di macchine, dovranno essere macchine che aiutino l’uomo a sporgersi oltre.
Reich propone un nuovo modo di vivere il proprio corpo, un nuovo modo di usare la propria energia vitale, un nuovo modo di intendere le relazioni sociali.
(tutto da leggere il libro di Francesco Varanini, Macchine per pensare, Guerini e Associati, 2016)
sabato 2 gennaio 2016
New York Saturday, January 2, 2016: Nino Galloni:“L’Euro è Servito Per Deindustrializzare l’Italia”...
Giornale online protetto dal Primo
Emendamento della Costituzione USA
Direttore Stefano Vaccara
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New York
Saturday,
January 2, 2016
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Roma
Sabato, 2 Gennaio 2016
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Nino
Galloni:“L’Euro è servito per Deindustrializzare l’Italia”
di Giulio Ambrosetti: Intervista all’economista
keynesiano Nino Galloni, a Palermo
ad un convegno sulla moneta unica europea. “La
grande paura dell’Unione Europea è che la Grecia lasci l’Eurozona senza
conseguenze”. Non sono da escludere “aiuti sottobanco”
alla stessa Grecia per convincere Tsipras a restare nell’area Euro.
Professore
Galloni, è corretto affermare che, ormai da qualche settimana, è l’Unione
Europea dell’Euro che teme l’uscita della Grecia dall’Eurozona?
“In un certo
senso sì. Quello che l’Unione Europea teme è che la Grecia lasci l’euro senza
conseguenze. E, di fatto, è quello che sta avvenendo. Già gli ellenici stampano
moneta alternativa. Hanno siglato un importante accordo sul gas con la Russia
di Putin. Insomma non ci sono tragedie, a parte i problemi creati in Grecia dai
predecessori di Tsipras”.
Insomma,
l’Europa dell’Euro teme che, poi, sull’esempio della Grecia, anche altri Paesi
che fanno parte della moneta unica seguano l’esempio di Tsipras.
“Praticamente
sì. Per l’Europa dell’Euro un’eventualità del genere sarebbe disastrosa”.
Ma alla
fine, professore, questa benedetta moneta unica europea a cos’è servita?
“Per quanto riguarda l’Italia a deindustrializzare il
nostro Paese. Alla fine degli anni ’80 del secolo passato le Partecipazioni
statali italiane erano un esempio nel mondo. E questo non andava bene a
Germania e Francia”.
Sono riusciti a deindustrializzare l’Italia?
“In parte sì e in parte no. In meno di trent’anni il
nostro Paese ha perduto il sessanta per cento circa delle Partecipazioni
statali. E il novanta per cento delle grandi imprese private. Ma ci sono oltre
4 milioni di piccole e medie imprese che resistono: e resistono nonostante le
infrastrutture sempre più carenti, nonostante un sistema bancario che gli nega
sistematicamente il credito, nonostante un Fisco rapace e nonostante una
pubblica amministrazione sempre più inefficiente”.
Come fanno a
resistere?
“Perché sono
uscite dal modello capitalistico. Sono imprenditori che lavorano e resistono
non per remunerare il capitale che investono, ma per valorizzare la propria
storia culturale e imprenditoriale: ovvero quello che sono stati e quello che
sono ancora”.
Ma lei cosa
pensa dell’europeista Giorgio Napolitano?
“E’ l’ex
comunista preferito da Henry Kissinger…”.
venerdì 1 gennaio 2016
x Financial Times di Londra ...."C'è bisogno di un salvataggio? L'unico candidato possibile -dato l'alto livello di debito pubblico- è l'Italia".
....Per il Financial Times, dentro al G20 nessuno dei paesi più sviluppati avrà bisogno di un salvataggio. L'unico candidato possibile è l'Italia, dato l'alto livello di debito pubblico. Ma l'azione della Bce di Mario Draghi, incluso il quantitative easing, la protegge. Nel G20 ci sono anche economie emergenti, alcune messe a dura prova dal crollo dei prezzi delle materie prime (Argentina, Russia e Arabia Saudita fra tutti), alcune sotto il peso di deficit significativi (Arabia Saudita di nuovo, ma anche Brasile e Sud Africa e India), altre ancora affossate dal debito pubblico (Brasile). Le più indiziate per un intervento del Fmi secondo il quotidiano della City sono Argentina, Sudafrica e Brasile.
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