martedì 21 febbraio 2017

Washington Post: Matt O’Brien Spara a Zero sull’Euro e l’Austerità...Due Flagelli che hanno Distrutto le Economie dei Paesi Periferici dell’Eurozona....in Primis l'ITALIA......

GIRANDOLA Pavimentazione Romana III sec.d.c.
MATT O’BRIEN: L’AUSTERITÀ, UN DISASTRO ANCORA PEGGIORE DEL PREVISTO

Nel suo blog sul Washington Post, Matt O’Brien spara a zero sull’euro e l’austerità, i due flagelli che hanno DISTRUTTO le economie dei paesi periferici dell’eurozona. 

La Verità ormai si può dire senza riserve, ed è che tutti i disastri della crisi dell’euro – le presunte “cure” che hanno solo aggravato la malattia – erano tranquillamente prevedibili con le nozioni che la scienza economica aveva già acquisito negli anni ’30. E l’entità del disastro appare davvero enorme, come sostenevano i critici più severi.

di Matt O’Brien, 15 febbraio 2017

Ci prendiamo ora una pausa dai soliti scandali come da programma, per portare all’attenzione una notizia che non è poi così tanto nuova: l’austerità è stata un disastro, come sostenevano i suoi critici più accesi.

È questo, almeno, ciò che hanno scoperto gli economisti Christopher House e Linda Tesar dell’Università del Michigan, e Christïan Proebsting della École Polytechnique Fédérale di Losanna, quando hanno esaminato i tagli di bilancio operati dall’Europa negli ultimi otto anni. È emerso che il taglio delle spese operato subito dopo la peggiore crisi mai vista da 80 anni a questa parte è servito solo a ridurre il prodotto interno lordo (PIL) e, nei casi più estremi, a far aumentare ulteriormente il rapporto debito/PIL. È vero: cercare di ridurre i livelli di debito a volte porta solo ad aumentare il peso del debito stesso.

Ma facciamo un attimo un passo indietro. Non è detto che sia sempre così. In realtà, non lo è stato quasi mai. Vedete, i tagli alla spesa non dovrebbero essere un problema se contemporaneamente si possono tagliare i tassi di interesse. Questo perché i minori costi di indebitamento possono stimolare l’economia tanto quanto la riduzione della spesa pubblica la rallenta. Cosa succede, però, se i vostri tassi di interesse sono già a zero oppure, cosa ancora peggiore, se siete dentro un’unione monetaria che vi impedisce di svalutare la moneta quando siete in difficoltà?

Be’, non succede niente di buono. House, Tesar e Proebsting hanno calcolato quanto è cresciuta l’economia europea — o meglio, quanto si è contratta — dal momento in cui i paesi hanno iniziato a tagliare la spesa pubblica, nel 2010, sino alla fine del 2014. Poi hanno confrontato il risultato con ciò che dei modelli realistici mostrano che sarebbe accaduto nel caso in cui non fosse stata fatta austerità, o non fosse stato adottato l’euro. Secondo i risultati, se le economie dei paesi più duramente colpiti, cioè Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna, non avessero tagliato la spesa, si sarebbero contratte solo dell’1 percento anziché del 18 percento; o solo del 7 percento se avessero mantenuto dracma, sterlina, lira, scudo e peseta, e quindi la possibilità di svalutare, nel caso ipotetico in cui non fossero stati parte di un’unione monetaria che delega le decisioni a Francoforte. Inoltre, avrebbero visto il proprio rapporto debito/PIL aumentare di solo 8 punti percentuali, anziché di 16 punti, se non avessero cercato di portare il bilancio in pareggio. In breve, l’austerità ha fatto danni proprio laddove doveva mettere rimedio, e ha contribuito a distruggere ancora di più un’economia già colpita da una crisi che non si vedeva da tre generazioni.

Questo ci porta a due conclusioni. La prima è che l’euro è stato uno strumento letale che ha trasformato la recessione in depressione economica. Non ha solo determinato la crisi, mantenendo il costo del denaro troppo basso per la Grecia e gli altri paesi [periferici] durante gli anni del boom e poi rendendolo troppo elevato durante la crisi. Li ha anche costretti a una terribile austerità.

Vedetela così. I paesi che possono stampare moneta per conto proprio non dovranno mai fare default sul debito — possono sempre risolverla con l’inflazione — ma i paesi che non possono perché, diciamo, condividono una moneta comune, finiscono per fallire. La sola possibilità che ciò possa succedere è già sufficiente perché il fallimento diventi realtà. Se i mercati sono preoccupati del fatto che potreste non ripagare i debiti, vi costringeranno a pagare un tasso di interesse più elevato, e in conseguenza di questo voi potreste davvero trovarvi nell’impossibilità di pagare i debiti.
In altre parole, l’euro può mettere in moto una profezia che si auto-avvera, dove i paesi non riescono più a sostenere la spesa e la situazione non fa altro che peggiorare. Questa è una descrizione piuttosto accurata di ciò che è successo fino al momento in cui la Banca Centrale Europea nel 2012 ha annunciato, comunque in ritardo, che avrebbe fatto “whatever it takes” [“tutto il necessario”] per mettere fine a questa speculazione. Questo è stato sufficiente perché gli investitori smettessero di insistere sull’austerità ma, purtroppo, non è bastato perché la smettessero anche i politici.

Tutto ciò serva a ricordarci di non dubitare mai di quanto un piccolo gruppo di ferventi ideologi possa distruggere un’economia. In effetti, è proprio questa l’unica cosa che hanno fatto.

E questo è vero sia per i politici europei che hanno portato avanti la creazione dell’euro — ignorando gli economisti che li avvertivano che sarebbe finita male, proprio come poi è finita — sia che per quelli che hanno portato avanti l’austerità qualche decennio più tardi.

Dopotutto, non dovrebbe essere una sorpresa che, se cercate di raggiungere il pareggio di bilancio nel momento in cui i tassi sono a zero, va a finire male.

Gli economisti lo sapevano fin dagli anni ’30. I politici, però, l’hanno voluto fare lo stesso, sia perché pensavano che il deficit di bilancio sarebbe stato moralmente, politicamente o economicamente negativo, sia perché non mancavano i presunti esperti pronti a confermargli che stavano facendo la cosa giusta.

Questi economisti di destra hanno prodotto studi su studi per dimostrare che i paesi avevano potuto tagliare la spesa con successo mentre le banche centrali ne compensavano gli effetti tagliando simultaneamente i tassi di interesse, e hanno sostenuto che sarebbe successa la stessa cosa anche quando i tassi erano già a zero, come in effetti erano.

Non serve un dottorato in economia per capire che questo non ha senso. Basta una minima conoscenza di base della storia economica.Ma non importa. Gli economisti che non si sono mai dati pena di impararla, o che l’hanno dimenticata, o che l’hanno vista come una buona scusa per tagliare la spesa pubblica, sono sempre andati avanti a ripetere che avrebbe funzionato, anche se ha sempre fallito.
Questo dovrebbe essere uno scandalo enorme, peggio di qualsiasi altro.

mercoledì 15 febbraio 2017

ITALIA a TOLUCA (MEXICO)


LEONARDO 
in contatto con 
Radici di Sangue
MESSICANE 
MEXICO
ITALIA a TOLUCA
Io sono il nonno Diego del piccolo Leonardo, nato a Sydney (Australia) da mamma italiana (mia figlia Sofia) e da padre messicano (Fernando) nato a Toluca (Messico).

Per la prima volta, nel mese di gennaio 2017, ho avuto il grandissimo onore e piacere di incontrare a Toluca i nonni ed i parenti messicani di Leonardo.

Noi diciamo che il nostro amatissimo nipotino Leonardo e' australiano con radici-di-sangue messicane&italiane, distinte ma mai separate.

Sono le piante che hanno le radici. Gli uomini e le donne hanno radici-di-sangue che sono una “altra cosa”:

come parola, come concetto e come esperienza di vita.

E questa bella rivista di Storia, Turismo e Indentità Regionale che si chiama “Arquitectur” vuole tenere vivo questo concetto di radici di sangue delle donne e degli uomini dello Stato del Messico, e della sua bella Capitale, la città di Toluca, assieme alla globalizzazione tecnologica esplosa in questo secolo.

Toluca appare, da subito, Capitale di Stato ricca di storia sedimentata nei secoli e orgogliosa di avere una Università, riconosciuta prestigiosa a livello internazionale, con migliaia di docenti, oggi, di ben 33 nazioni del mondo intero.

A Toluca oltre a visitare, imperdibili, i suoi monumenti ed i suoi musei, ho trovato un bellissimo allestimento in scala uno ad uno (1:1) della Cappella Sisitina di Roma (Italia).

Avendo visto di persona, più volte, la Cappella Sistina a Roma posso confermare la grandissima abilità e fedeltà allo originale. Imponente ed impressionante la folla, di tutti i ceti sociali, che premeva per visitarla in completo raccoglimento.

Certamente si può dire che c’era l’Italia a Toluca e c’era l’Italia nella sua massima espressione: ineludibile centro della cattolicità mondiale.

Quasi due miliardi di persone cattoliche guardano a Roma e gli altri 5 miliardi di persone non possono ignorare il ruolo e la storia di Roma che è anche la Capitale d’Italia.

Ma ho visto l’Italia a Toluca soprattutto nella dimensione religiosa. Dimensione religiosa ineludibile per comprendere

sia la società messicana sia la società italiana.

E così ho visitato le sue chiese, i suoi palazzi ed i suoi musei percependo così anche le altre dimensioni di Toluca, quelle politiche, culturali, sociali, giuridiche ed economico-finanziarie.

In evidenza, appare sempre, la sua Università con il concetto che:” il bene più prezioso di una comunità è la sua classe dirigente.”

Se metto alla guida di una nave il cuoco, si mangerà anche bene, ma dove andrà la nave?

E Toluca si intuisce che ha una classe dirigente di buon spessore scientifico e culturale.

Un caro ricordo è rimasto anche dopo aver soggiornato, per breve tempo, a Toluca e nel cuore rimane la speranza di potervi ritornare.

Rimane anche l’idea di promuovere uno scambio di esperienze messicane ed italiane facilitate dalla comunanza di avere una lingua latina e dal fatto che sono entrambe culture plurimillenarie.

Ma senza dimenticare esperienze anche nel campo delle arti moderne e contemporanee. Come posso dimenticare le belle foto patrimonio dell’archivio fotografico della rivista?

Storie plurimillenaria, Turismo dei giovani e dei diversamente giovani e valorizzazione delle Identità Regionali.

Questo l’ambito che ci unisce perché sappiamo che, in questa vita, ci è dolce camminare sotto questa bella pioggia e sotto questo bel sole sino a quando il nostro Buon Dio vorrà .

***
ITALIA en TOLUCA
Soy el abuelo,Diego, del pequeño Leonardo, nacido en Sydney (Australia) de una madre italiana (mi hija Sofía) y un padre mexicano (Fernando) nació en Toluca (México).
Por primera vez, en enero de 2017, tuve el gran honor y el placer de conocer en Toluca abuelos y sus familiares en Mexico.
Decimos que nuestro querido sobrino Leonardo y 'australiano raíces-de-sangre mexicanas&italianas, distintas pero nunca se separadas.
Son plantas que tienen raíces. Los hombres y las mujeres tienen raíces-de-sangre que son una "cosa diferente", como palabra, como concepto y como experiencia de vida.
Y esta hermosa revista de Historia, Turismo e Identidad Regional denominado: "Arquitectur" quiere mantener vivo el concepto de raíces-de-sangre de mujeres y hombres del Estado de México, y su hermosa capital, la ciudad de Toluca, junto con la globalización tecnológica explotó en este siglo.
Usted ve inmediatamente que Toluca es la Capital del Estado, rica en historia sedimentada durante los siglos y tienen una orgullososa historia de tener una Universidad de prestigio reconocido a nivel internacional con miles de maestros, hoy, de no menos, de 33 países en todo el mundo.
Además de visitar Toluca, no te puedes perder, sus monumentos y museos que encontraron una hermosa puesta en escena escala uno a uno (1: 1) de la Capilla Sixtina en Roma (Italia).
Después de haber visto en persona, en varias ocasiones, la Capilla Sixtina en Roma, que puede confirmar la gran habilidad y fidelidad al original.
Imponente e impresionante la multitud, de todos los sectores de la vida social, que presionaron para visitar la Capilla Sixtina en el recogimiento
Ciertamente, se puede decir que Italia estaba en Toluca y hubo Italia en su mejor momento: Centro ineludible del catolicismo mundial. Cerca de dos billones de personas miran Roma católica y las otras 5 billones de personas no pueden ignorar el papel y la historia de Roma, que es también la capital de Italia.
Pero vi Italia en Toluca especialmente en la dimensión religiosa.
Ineludible la dimensión religiosa a la comprensión de la societad mexicana e italiana.
Y por lo visité sus iglesias, sus edificios y sus museos, así percibir las otras importantes dimensiones de Toluca, la dimension política, cultural, social, jurídico y económico-financiera.
Resalte siempre in sus Universidades el concepto de que el activo más valioso de una comunidad es su clase dominante.
Si pongo el cocinero a la cabeza de la direction de un barco, que va a comer bien, pero ¿dónde irá el barco?
Y uno siente ben que Toluca tiene una clase dominante de gran importancia científica y cultural
Un aficionado a la memoria permanecido después de permanecer en Toluca y en el corazón sigue siendo la esperanza de poder volver.
También se mantiene la idea de promover un intercambio de experiencias mexicanas e italianas facilitados por el carácter común de tener una lengua latina y el hecho de que ambos son culturas plurimillenarie.
Sin embargo, las experiencias en el campo de las artes modernas e contemporanea. ¿Cómo olvidar las hermosas fotos de archivos patrimonio fotográfico de la revista?
Historias de miles de años, el turismo de los jóvenes y de los nonjòvenes, y de la identidad regional.
Este es el ámbito que nos une, porque sabemos que, en esta vida, es dulce caminar bajo en esta hermosa lluvia y bajo este hermoso sol brillante hasta que nuestro Buen Dios dispuesto

domenica 12 febbraio 2017

GRECIA: Stanno assaltando i supermercati.Si tratta di gente inviperita e affamata...e con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”...

DRACMA exMoneta della GRECIA
Stanno assaltando i supermercati e, con la complicità dei commessi, che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. 

Rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rifiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. 

Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.

Altri 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller...hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali

Si è saputo che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11461