domenica 21 agosto 2011

"Cristianesimo e ordine civile" di G.Baget Bozzo recensione di Stefano Fontana..."

Un libro di don Gianni Baget Bozzo del 1961 sintesi da recensione di Stefano Fontana www.vanthuanobservatory.org

Don Gianni Baget Bozzo scrisse nel 1961 un libro veramente potente - “Cristianesimo e ordine civile”- che ora l'editore Cantagalli riedita nella collana “I classici cristiani”.

"... di solito si legge la Lettera a Diogneto nella prospettiva dei cristiani che sono talmente uguali agli altri da non potersi distinguere. Baget Bozzo, invece, interpreta la Lettera a Diogneto dicendo che i cristiani sono come l’anima rispetto al corpo: “un elemento determinante dello stesso ordine naturale e civile”.

"Questo non significa che essi debbano avere il potere. Certo, egli dice, la migliore condizione dei regni di questo mondo sarebbe di essere governati da cristiani e il potere fuori della fede tende a configurasi come tiranno.
Eppure quanto i cristiani danno all’ordine civile non consiste nel potere, ma nella conoscenza della verità, della verità dello stesso ordine naturale. "

"... i laici hanno il compito di ordinare il mondo e di instaurare in Cristo ogni cosa perché “senza ferma adesione alla verità della fede non si dà effettiva capacità di ordine”

"Un capitolo del libro strabiliante per la sua potenza è quello sul comunismo. Il comunismo è così potentemente negativo perché assomma in sé tutte le negazioni, tutte le forme di salvezza senza conversione..."

"...conduce all’umiliazione del cristianesimo per cui esso “accetta le catacombe come la propria condizione nel mondo”. I cristiani della Kenosis, dell’umiliazione, sono “condannati al nascondimento”, accettano “l’impotenza e l’umiliazione della fede e cessano così di credere nella ‘vittoria che vince il mondo’: la nostra fede” (San Giovanni), riducono il cristianesimo a “hobby personale senza reali contrasti con la metafisica dominante”. Questo però vuol dire “arrendersi tranquilli al dominio di satana sulla terra”