“Centro” di Francesco Varanini 05 aprile 2018
“Persone al centro”, si sente dire fin troppo frequentemente da coloro che si occupano di Risorse Umane.
Il latino centrum deriva dal greco kéntron: ‘aculeo’, ‘pungiglione’, ‘perno’, ‘punta del compasso’, ‘centro’. Kéntron deriva dal verbo kentéo, che sta per ‘pungere’, pungolare. Kénteo ha una diretta corrispondenza nel sanscrito chathati, ‘forare’.
Aculeo: radice ak, ‘essere puntuto’. Dalla stessa radice ago, acuminato, acuto, e anche acciaio, nel senso di ‘filo della spada’. Ecco l’immagine, già ben fissata in greco: il compasso può tracciare il cerchio solo se la punta è ben fissata, conficcata sulla superficie piana.
Franco Battiato, nell’album La voce del padrone (1981) canta della personale ricerca, del bisogno di “un centro di gravità permanente”, “che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente”.
La fonte di Battiato è nota: il percorso iniziatico proposto da Georges Gurdjieff, misterioso maestro vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, che combinava insegnamenti della chiesa ortodossa, con sufismo, buddhismo e induismo.
“Il nostro scopo”, racconta Louis Pauwels, un allievo, “era di attingere “
ad una certa conoscenza di noi stessi, grazie
alla comprensione della nostra posizione sulla scala delle possibili realizzazioni
e grazie
all’acquisizione, dentro di noi, di un centro di gravità permanente“.