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| ...Alternative Percorribili... |
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| PRIVILEGIUM |
....come si può governare un Paese avvinghiato dentro un groviglio di leggi?
La regola giuridica, risponde nel suo libro PRIVILEGIUM il prof. Michele Ainis, giurista,
«...non esiste più: sommersa, annegata, soffocata da 63.194 deroghe. In origine accadde per motivi nobili, o almeno ragionevoli. Dopo l'Unità d'Italia c'era l'esigenza di differenziare la legislazione perché erano profondamente differenti i livelli di sviluppo delle varie aree del Paese».
E oggi invece, «la musica è ben altra: sono le corporazioni a pretendere e ottenere leggine di favore. Sicché in ultimo ogni categoria indossa un vestito normativo diverso da quello cucito sulle spalle della categoria gemella. Non c'è più un unico sarto, la legge generale è ormai un ricordo. Il nostro diritto è diventato capriccioso e instabile, alluvionato da regolette minute e di dettaglio».
Tutto è 'pensato' e 'gestito' per tenere la società-bloccata.... va assolutamente impedito il ricambio democratico... e così i primi esclusi sono i giovani...
«Se ogni categoria si chiude a riccio, se difende a denti stretti i propri privilegi, non c'e affatto da sorprendersi se il 53 per cento degli italiani rimane intrappolato nel suo ceto d'origine».
Come sbloccare una situazione che impedisce la partecipazione nel mondo del lavoro e soprattutto nelle professioni ai giovani e alle donne che non sono «figli di» o «mogli di»?
il prof. Ainis dice che non bastano dei ritocchi: «Non resta che la rivoluzione. Pacifica, ordinata; ma senza dispense né indulgenze, senza salvacondotti per i vecchi vassalli e valvassori».
