martedì 22 gennaio 2013

Taranto, Città Patrimonio Ereditario della Civiltà del Mediterraneo e dell'Umanità tutta, Soffre e con lei Tutta la Nostra Cara Italia...il Tormento del Caso 'Acciaierie Ilva' che non si Sblocca per il "Bene Comune di Tutti"...


Da diverse settimane 1,7 milioni di tonnellate di acciaio, coils e lamiere, per un valore di oltre un miliardo di euro, sono bloccati sui piazzali dell'Ilva.

La magistratura non rimuove il vincolo del sequestro e una legge dello Stato autorizza la commercializzazione dei prodotti: IL CONFLITTO E' ANCORA APERTO...

Aprendo così un problema di liquidità finanziaria -enorme- all'Ilva, che non può vendere i suoi prodotti intaccando così tutta la catena produttiva degli stabilimenti.

Fermare gli stabilimenti Ilva di Taranto significa assistere a ripercussioni a valle drammatiche per il sistema produttivo italiano.

Il polo di Taranto ha una capacità produttiva annua di circa 10 milioni di tonnellate, pari a oltre il 40% delle intere produzioni nazionali di acciaio. Fermare gli stabilimenti vuol dire mettere 'in ginocchio' la intera produzione manifatturiera italiana.

I costi di sostituzione sulla bilancia commerciale e gli extra costi di approvvigionamento diverrebbero Enormi stimabili tra i quattro e i sette miliardi di euro per anno. I costi per la collettività (cassa integrazione, imposte e oneri sociali) si stimano a quasi un miliardo di euro l'anno oltre alla perdita di potere di acquisto sul territorio di Taranto...ecc....ecc...ecc...
....NON E' TEMPO DI STARE A GUARDARE... PER IL BENE DI TUTTI....