martedì 11 giugno 2013

In Memoria dello Zio Giovanni –Chiesa Parrocchiale di Togliano di Torreano (UD) 11 giugno 2013

Famiglia Scarbolo (SKArBULL) del Mulino
di Cividale del Friuli (UD) da sinistra in alto:
Giovanni,Giuseppe;Maria,Luigi;Elena,Ida,Carlo,Mario
Albino,Teresa De Cecco, Antonio Scarbolo e Silvio
Io Diego Scarbolo, figlio di Carlo della famiglia Scarbolo del Mulino di Cividale del Friuli, sento il dovere per il caro rapporto personale con lo zio Gianni di portargli l’ultimo saluto e abbracciare forte, forte tutta la sua famiglia a partire dalla cara zia Assunta. 

Questo triste giorno riguarda in primis la sua famiglia ma tocca e segna, ineludibilmente, tutta la famiglia allargata della famiglia degli Scarbolo del Mulino di Cividale del Friluli

Lo zio Gianni è stato l’ultimo di questa nostra famiglia che ci ha preceduto e che per tutti noi segna –ineludibilmente- le 'radici di sangue' che sono e rimangono nostro patrimonio ereditario d’identità.

Famiglia con a capo (mio nonno) Antonio Scarbolo e (mia nonna) Teresa De Cecco e che contava 10 figli, a partire dallo zio Giuseppe e poi zia Maria, zio Luigi, zia Elena, zia Ida, mio padre Carlo, zio Mario, zio Giovanni, zio Silvio e infine zio Albino.

Con lo zio Gianni finisce oggi un’epoca che va dalla fine dell’800 ai primi del 2000 segnata da due guerre mondiali devastanti di cui loro ci hanno tramandato il ricordo di non ricadere nella spirale della violenza.

E tocca, anche a me, testimoniare l’amore dello zio Gianni per la storia di famiglia e per tramandarla. E non posso non ricordare qui anche il caro zio Silvio che tanto si è speso per acquisire lo stemma di famiglia.

Così come va testimoniato il suo rimpianto per non essere riusciti a trovare un filo che permettesse di poterci ritrovare -tutti assieme -in occasioni di gioia e non solo ai funerali.

In gioventù aveva assaporato cosa vuol dire ‘muovere’ la famiglia “Come un sol uomo”. Gli sarebbe piaciuto riassaporare quella gioia ma aveva saputo accettare la realtà della vita frutto di tempi diversi, di tempi complessi e articolati, dentro le giuste ed ineludibili particolarità identitarie delle singole famiglie.

Anche di questo discussi con lo zio Gianni in occasione delle mie ripetute visite a Cividale per promuoverne, con Brescia, la candidatura seriale, poi realizzata nel 2011, a Patrimonio Ereditario Culturale dell’Umanità –Unesco-.

Con Lui, ultimo della famiglia e custode amoroso della documentazione famigliare, abbiamo discusso sia sugli studi di approfondimento intorno alla provenienza longobarda degli SKArBULL (guerrieri longobardi) sia delle loro, se non adeguatamente canalizzate, dirompenti energie guerriere.

E infine va data testimonianza che è stata una famiglia capace di piegare le ginocchia difronte al Signore e capace di pregare con il salmo (27,6;13-14) Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Un nome, gli SKArBULL del Mulino di Cividale del Friuli, una storia di una famiglia che viene da altre famiglie prima di lei e che vede già numerose altre famiglie dopo di lei e che tutte andranno avanti con il loro patrimonio ereditario d’identità e con “la Fede” lungo il cammino della vita, sotto questo bel sole che ha scaldato loro, che oggi scalda noi e che ci scalderà sino a quando il nostro buon Dio vorrà.


Mulino Scarbolo a Cividale del Friuli